Riflessioni sul cambio di rotta di Schlein e le implicazioni per il Partito Democratico per la decisione su Porta a Porta di Bruno Vespa.
Nel panorama politico del Partito Democratico (PD), le scelte relative alle apparizioni televisive sono sempre seguite da particolari discussioni, specie quando riguardano figure come Elly Schlein. Recentemente, la segretaria del PD ha suscitato discussioni per la sua dichiarazione di evitare il programma “Porta a Porta” di Bruno Vespa, un cambio di rotta significativo rispetto alle sue precedenti affermazioni.
La dichiarazione di Schlein
In una riunione di partito infuocata, è stato messo in discussione l’impegno di Schlein a rimanere coerente con le sue promesse. Un anziano militante ha evidenziato la contraddizione: “Ma non aveva detto che non sarebbe mai andata nel salotto di Bruno Vespa, a “Porta a porta” su Rai1?“. Questa osservazione, come riportato da iltempo.it, mette in luce una delle giravolte più visibili di Schlein. In effetti, la segretaria prima di assumere la guida del partito aveva giurato di non partecipare mai a quel programma con queste parole: “lì non ci andrò mai“, evitando persino di pronunciare il nome del noto giornalista Rai. Come riportato da iltempo.it
Strategie di comunicazione
L’approccio di non nominare direttamente i programmi o gli avversari non è una novità nella politica italiana, riflettendo una sorta di scaramanzia politica che ricorda le opere di Pirandello. Tuttavia, la recente partecipazione di Schlein a trasmissioni come “Cinque Minuti” solleva interrogativi sulla coerenza e sulla strategia mediatica del PD, soprattutto dopo i risultati non favorevoli nelle elezioni abruzzesi.
Mentre Giorgia Meloni appare regolarmente in programmi di grande visibilità come “Porta a Porta”, Schlein ha optato per piattaforme alternative “no, meglio Sky“, indicando una possibile strategia di differenziazione mediatica del PD come riportato da iltempo.it. La capitale Roma ha una lunga storia di giornalismo politico, evidenziata dall’esperienza di VideoUno, la famosissima televisione del PCI romano. Questa piattaforma ha servito come palestra di giornalismo per figure come Maurizio Mannoni e Rosanna Cancellieri, che hanno poi proseguito la loro carriera in Rai.